Negli ultimi due anni le aziende italiane sono state obbligate a scoprire lo Smart working, ma è stato chiaro quasi subito che non è la presenza a definire la qualità del lavoro: non serve essere in ufficio per lavorare. E allora perché si viene in ufficio? Come sarà fatto l’ufficio di domani?
Una riflessione che per Domino, in questo momento di crescita e di consolidamento (con la conferma dei contratti pluriennali con i suoi principali clienti tra cui IVECO, Arca Fondi S.G.R e Case IH), diventa un impulso al cambiamento.
“Eravamo stanchi di sentire parlare dell’ufficio di domani. Così ci siamo mossi oggi, creando un hub che abbiamo chiamato Culture Club (seguendo le ispirazioni dello studio di architettura globale Woods Bagot) e rivoluzionando i metodi di lavoro” dice Andrea Bosso, presidente Domino della Web Agency.
Il nuovo modello prevede un luogo di interazioni creative, il Culture club, dove si costruisce il valore aggiunto per i clienti, e una serie di luoghi scelti liberamente dai Domineers per effettuare il lavoro solitario e di concentrazione.
Come base del proprio Culture club Domino ha scelto uno spazio dedicato dentro Toolbox - uno dei primi coworking in Italia - che si è impegnato per costruire l’ambiente più adatto per creare le connessioni, garantire la flessibilità e facilitare la condivisione tra i Domineers e i 600 coworkers che ne fanno parte.
Una postazione di lavoro che si trasforma a seconda delle necessità - un grandissimo tavolo per sfruttare la prossimità, piccoli tavoli rotondi per veloci stand-up meeting, una sala riunioni completamente trasparente per riunioni di team e le cabine telefoniche insonorizzate per le chiamate con i clienti o i colleghi della sede di Venezia – con l’obiettivo di facilitare lo scambio delle idee e la costruzione del valore, e lasciando ai Domineers la libertà di scegliere dove svolgere le task più solitarie e di concentrazione: a casa, al parco o sempre in Toolbox, ma in una delle aree “free”.
Niente più macchina del caffè in Domino però: quello si prende nel bar condiviso, perché questo diventa un momento di confronto con le altre persone.
Per un caffè con i Domineers e per scoprire di più sul Culture Club vieni in via Agostino da Montefeltro 2, Torino!
Ha studiato filosofia, ha imparato che molte cose dipendono da come le racconti. In Domino è digital storyteller. Fuori Domino legge, e cerca di raccontare altre storie.