Giunge alla fine il nostro viaggio nella definizione di un metodo per realizzare una corretta brand identity. Nel primo capitolo abbiamo esplicitato come questa sia una parte fondamentale e base percettiva della customer experience.
Sappiamo che l’approccio alla visual identity è strutturato su tre fasi ben distinte: le definizione dei concetti, l’attribuzione dei significati e la creazione delle forme.
La definizione dei concetti è stata affrontata nel primo capitolo: adesso sappiamo che essi sono alla base della comunicazione e la orientano in modo da essere percepiti in modo rapido ed intuitivo durante la customer experience.
Nel secondo capitolo abbiamo invece esplicitato la funzione dei significati quali vettori o portatori dei concetti.
In questa ultima parte vi parleremo della definizione delle forme.
La definizione delle forme
Per forme intendiamo i modi con cui scegliamo di rappresentare i singoli elementi visuali della customer experience, e se è vero che forme efficaci e durevoli hanno radici profonde nella definizione dei concetti e rami solidi rappresentati dall’attribuzione dei significati, è altrettanto vero che siamo in un campo di pubblico dominio come quello dell’estetica.
La cultura dell’immagine e l’enorme produzione di contenuti sui social network ci ha reso tutti buoni conoscitori dell’estetica: per questo motivo la regola della prima impressione è di fondamentale importanza. Un prodotto che istintivamente soddisfa criteri estetici genererà confidenza e fiducia nel brand.
In particolare, nel caso dei prodotti digitali, l’estetica si unisce all’interazione e insieme queste sono percepite dagli utenti (clienti che utilizzano un prodotto) in modo unico generando piacere nell’utilizzo.
Nel caso di Comau, coerentemente con quanto asserito in fase di definizione dei concetti e attribuzione dei significati, abbiamo indicato forme estremamente semplici e caratteri popolari per collocare l’azienda nell’immaginario globale che le appartiene e abbiamo usato la realtà per rafforzare la percezione di un'azienda unica che conosce il valore delle persone che la compongono e di riflesso il valore dei propri prodotti e dei propri servizi.
Per rafforzare e far emergere il ragionamento abbiamo scelto di firmare ogni contenuto come Made in Comau (fatto in Comau).
Questo è il risultato delle nostre scelte applicate ad ogni aspetto della comunicazione aziendale: dall’advertising alla presenza digitale, dalla presenza nelle fiere alla comunicazione interna, dal racconto dei prodotti ai casi studio raccontati dai responsabili delle business unit.
Per Mind, abbiamo voluto utilizzare forme vicine all’architettura per evocarne i mondi di riferimento e abbiamo lasciato che il quadrato (la forma del prodotto) fosse il padrone della pagina insieme al logo per creare un’assonanza che genera semplicità, integrazione con l’ambiente e tecnologia calma.
Nel caso di Domino le forme individuate sono in gran parte ereditate da una brand identity ancora attuale: ci siamo concentrati su quelle in grado di supportare i nuovi concetti e significati. In particolare abbiamo scelto dei margini di pagina che creano una cornice attorno ai contenuti evidenziandoli con forza. Abbiamo modificato lo schema dei colori rendendolo più artificiale come metafora del mondo digitale di cui facciamo parte ed infine abbiamo identificato uno schema tipografico più solido da un lato e che meglio supportasse la scrittura dall’altro.
Abbiamo utilizzato il video per rendere chiaro il nostro concetto fondamentale: l’unico punto di vista che conta è quello del cliente e solo un’esperienza memorabile può fare la differenza.
Per concludere vorremmo riassumere il nostro metodo utilizzando uno schema semplice ed efficace. Solo solide motivazioni che partono dalla conoscenza, dai concetti e dai significati possono generare forme efficaci e durevoli nel tempo.
Se siete curiosi di sapere come potrebbe migliorare la vostra brand identity e di conseguenza l’esperienza dei vostri clienti scriveteci e prendiamo un caffè insieme, sarà il primo passo di un percorso che adesso conoscete.
La musica e l'arte mi hanno formato. Il Design è la mia passione. Il web è il mio canvas. Mi piace quello che faccio, sono un ragazzo fortunato. In Domino mi occupo di concetti, design e user experience