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Strategie di Marketing efficaci per trovare e mantenere clienti B2B

Per le piccole e medie imprese, ricerca e targeting dei clienti B2B rappresentano spesso una sfida. Non basta creare ottimi prodotti o servizi: bisogna anche essere in grado di far arrivare il messaggio giusto nelle mani dei potenziali fruitori, in modo accurato ed efficace dal punto di vista dei costi.

Chi ha il compito di occuparsi di marketing avrà probabilmente dedicato ore di lavoro a questo tema. Comprensibile: internet offre un numero molto elevato di futuri clienti, bisogna soltanto avvicinarli! 

1. Consigli per fidelizzare online 
Ormai è chiaro: è importante focalizzarsi sulla fidelizzazione degli utenti già esistenti creando una relazione di fiducia e ascoltando i loro bisogni. Ma sia che si tratti di nuovi che di clienti già “affezionati”, ecco le semplici domande da cui tutti partono: “In che modo un utente cerca servizi o prodotti?”, “In che modo gli risulta più facile ottenerli?”.  

In effetti, gran parte del percorso evolutivo parte da qui, dalla volontà di comprendere e persino di ragionare come il cliente stesso. Proprio grazie a una chiara visione dell'ottimizzazione delle relazioni, gli imprenditori possono sviluppare i cosiddetti cicli di vita dei clienti, i quali garantiscono il successo a lungo termine.  

Mappare i problemi dell'utente è un passaggio cruciale per migliorare l'esperienza e aumentare la soddisfazione. Inoltre, non dimentichiamo che questo lavoro permette di anticipare le loro necessità future, creando un vantaggio competitivo nel mercato.

L'acquisizione può essere migliorata attraverso una serie di attività, come la promozione sui social media e la creazione di un sito web funzionale. A questo riguardo pensiamo a Fiat EMEA, per la quale Domino ha elaborato un’intera Customer Experience. 

È fondamentale padroneggiare tutte le risorse disponibili, e sfruttare le opportunità offerte dal marketing digitale, come l'email marketing personalizzato e l'uso di parole chiave mirate. Elementi, questi, che determinano un approccio strategico e un’ulteriore comprensione del proprio pubblico di riferimento. 

Per sapere di più sulla fidelizzazione, rimandiamo ai precedenti articoli Domino: Come migliorare l’esperienza per l’utente sul tuo sito web? e L’importanza di personalizzare contenuti e customer experience nel B2B. 

2. Le migliori strategie 
Ma quali sono le migliori in assoluto? Eccone di seguito alcune vincenti, o meglio, le più usate: l'indicizzazione del sito web tramite l'utilizzo di SEO è un fattore imprescindibile per la visibilità del business online; organizzare un webinar o partecipare a eventi del settore consente di creare un canale di comunicazione diretto, instaurando un rapporto di fiducia a lungo termine; e l'utilizzo di un CRM permette di gestire dati e interazioni.  

Ma questa è solo una piccola parte. Altre soluzioni vincenti sono: 

  • I Programmi di fedeltà (Loyalty program): spaziano dalla personalizzazione delle offerte ai “programmi a punti”, convertibili in sconti per l’acquisto seguente; 
  • Una migliore Assistenza clienti: fa sentire un utente ascoltato, consigliato, sostenuto, e dà la certezza di risolvere una problematica nel più breve tempo possibile; 
  • Una migliore Employee experience: è di primaria importanza anche l’interazione dei dipendenti con la stessa azienda, in rapporto ai suoi processi, le attività, la formazione, gli strumenti, la tecnologia e i sistemi di comunicazione.  

    Per sapere di più clicca qui: Domino è Stellantis, la nuova Intranet per dipendenti e CX Design Sprint! Una nuova Customer Experience in 4 giorni

...Ma cosa c’entra quest’ultimo punto con la fidelizzazione? Semplicemente, i clienti si affezionano alle aziende in cui vengono trattati bene, ma perché ciò avvenga i dipendenti devono credere in ciò che fanno e sentirsi in questo realizzati. Così rappresentano in modo eccellente un marchio! 

3. Ulteriori espedienti 
Se tutto questo non soddisfa completamente, si consiglia di tenere sempre in considerazione anche l'importanza del social selling (vedi l’uso di LinkedIn). I social, infatti, a seconda di ciò che si vuole divulgare, forniscono un canale diretto per entrare in contatto e creare relazioni commerciali vantaggiose. E questi oggi appaiono sempre più come piazze virtuali, dove le persone trascorrono anche intere giornate. Dopotutto, se vogliamo diffondere qualcosa a gran voce, forse non andiamo nei luoghi più visitati? 

Altro? Le fiere, pur avendo perso parte del loro valore tradizionale, soprattutto a seguito della pandemia, rimangono ancora un'opportunità. Per massimizzarne l'efficacia è fondamentale integrarle in una strategia di marketing più ampia. Ecco alcuni approcci per amplificare la visibilità e l'engagement, prima, durante e dopo l'evento:

  • Organizzare Webinar prima e dopo le fiere è un ottimo modo per mantenere l'interesse del pubblico, per presentare nuovi prodotti, discutere delle ultime tendenze del settore e rispondere alle domande dei partecipanti;
  • Distribuire contenuti di valore come guide PDF e white papers può aiutare a educare e posizionarsi come esperti nel settore. Questi materiali possono essere condivisi anche sui social media e su siti web, aumentando visibilità;
  • Conferenze virtuali e live streaming possono raggiungere un pubblico molto più ampio rispetto agli eventi in presenza. Questi eventi possono essere registrati e utilizzati come contenuti on-demand, offrendo ulteriori opportunità di marketing e engagement;
  • Un CRM con contatti proprietari: è fondamentale raccoglierli durante le stesse fiere e gli eventi online, lo si può fare attraverso moduli di iscrizione, sondaggi e interazioni sui social media.

4. Marketing manager 

Ancora un piccolo suggerimento? La figura di un Marketing manager offre numerosi vantaggi per qualsiasi azienda. Può sviluppare strategie mirate che aumentano la visibilità del brand. Grazie alla sua conoscenza del mercato e delle tendenze, può identificare le opportunità di crescita e ottimizzare le campagne pubblicitarie per massimizzare il ritorno sull'investimento. Inoltre, questa figura può coordinare le attività in modo efficiente, garantendo coerenza nel messaggio e nell'immagine del marchio, su tutti i canali di comunicazione.

Parliamo di un professionista molto preparato in ciò che Philip Koltler in "Marketing Managment" chiamava le 4 P:

Product (Prodotto)

Price (Prezzo)

Placement (Luogo)

Promotion (Promozione)


Inoltre, aspetto forse scontato ma questa figura oggi deve mostrare anche altre due competenze: riguardo il consumatore e l’utente generico.

 

Oggi anche i clienti B2B, non solo quelli B2C, si aspettano un'esperienza di acquisto uniforme e su misura, con contenuti che posizionino il prodotto nel panorama attuale del settore e che mostrino le soluzioni ai loro problemi. 

Naturalmente, è necessario prima di tutto saper mappare i "problemi", le necessità, di conseguenza l'utenza… perché l’utente B2B oggi vuole soluzioni per migliorare il business.

Le aziende che sapranno utilizzare correttamente queste risorse per trovare e mantenere clienti B2B potranno raggiungere i loro obiettivi di sviluppo. Ora non resta che contattarci per affinare la propria strategia.