Cosa c’è di più romantico e allo stesso tempo concreto dell’espressione: “Aspetta, prendo carta e penna!”.
Un qualcosa che può sembrare retrò ma che spesso sblocca processi e creatività, portando fuori esigenze e idee che aspettavano solo di essere messe su carta (o post-it, come facciamo nei nostri Sprint!)
Per Martina Ciorciari, studentessa Holden, invece, "Carta e penna" è un composto indissolubile, sia concreto che astratto. È l’operazione preliminare di ogni progettazione ed è multiforme: sa prendere le sembianze di un post-it, di un tovagliolo, o di uno scontrino, è Bic e matita.
Mentre per Giovanni Marascalchi, designer e domineers, rappresenta il modo più veloce e concreto di condividere idee, che spesso semplifica i processi di comunicazione e li rende più veloci, caratteristiche che dobbiamo essere in grado di applicare anche agli strumenti digitali.
Infine, Orsola Di Donato, che in Domino si occupa di storytelling, sottolinea quanto questo binomio è capace di dare valore alle idee, messe su carta queste si concretizzano, passano dall’astratto al “reale”, e questo è quasi sempre il primo passo per portare avanti un progetto.
Allora, prendiamo tutti “carta e penna” e iniziamo a scrivere il progetto del futuro.